Proprio come quando smettiamo di stringere una spugna, riacquista la sua forma, le persone possono resistere a una situazione stressante e riprendersi.
La resilienza è la capacità di un materiale di tornare alla sua forma originale dopo essere stato sottoposto a stress; questo concetto è stato utilizzato, in psicologia, per riferirsi alla capacità delle persone di adattarsi in situazioni avverse.
Quando si verifica un evento traumatico, come la pandemia di Covid-19, che cambia drasticamente la vita di molte persone, si è resilienti quando si affronta la situazione (Fredrickson, Tugade, 2003) usando l’umorismo (ad esempio, durante il lockdown molte persone hanno registrato video divertenti e li hanno condivisi sui social media), creatività (ad esempio, quando nel dover rimanere a casa si cucinava nuovi piatti o si faceva il pane casalingo) e ottimismo (ad esempio, quando si cantava e applaudiva sui balconi).
La resilienza è anche crescita. Il confinamento, l’aver contratto o che qualcuno vicino abbia contratto il Covid, aver perso il lavoro o il potere d’acquisto a causa di questa situazione sono alcuni esempi che possono essere considerati eventi traumatici se sono stati una fonte di forte stress.
Quando una persona sperimenta un evento traumatico, può anche sperimentare cambiamenti positivi e possiamo quindi parlare di crescita post-traumatica (Calhoun, Tedeschi, 1999). I fattori che influenzano affinché si verifichi questa crescita sono:
- Cambiamenti in se stessi: aumentare la fiducia nelle proprie capacità di affrontare le avversità in futuro.
Il fatto che da un giorno all’altro praticamente tutti noi ci siamo dovuti fermare nella nostra vita ci ha dato spazio per pensare. C’è chi si è dedicato a fare cose che non aveva mai fatto prima o a fare ciò che gli piaceva, ma non lasciate da parte per mancanza di tempo (esercizio fisico, lettura, cucina, ecc.). Di fronte all’incertezza, abbiamo fatto uso di ciò che avevamo a nostra disposizione. Pensa a ciò che ti ha aiutato ad affrontare quella situazione perchè sicuramente potrà aiutarti in futuro.
- Relazioni interpersonali: compassione, empatia, essere più uniti.
Voler ringraziare applaudendo sui balconi a chi ha lavorato durante il lockdown, rispettare la sofferenza altrui non diffondendo false notizie sui social network, sentirsi parte di una comunità rispettando le regole andando una volta alla settimana a fare la spesa sono alcuni comportamenti che hanno contribuito a rafforzare le relazioni interpersonali anche se eravamo in isolamento.
- Spiritualità e filosofia di vita: il fattore più frequente, cambia la scala dei valori.
Riflettere su come viviamo, su cosa spendiamo il nostro tempo, soppesare i pro ei contro del nostro stile di vita, a cosa diamo importanza, queste sono domande che spesso sorgono in situazioni dove ci sono cambiamenti e spesso appaiono nuove risposte.
Possiamo dire che per alcune persone il 2020 è stato un anno in cui hanno sperimentato cos’è la resilienza.
Riferimenti:
Calhoun, L.G. & Tedeschi, R.G. (1999). Facilitating Posttraumatic Growth: A Clinician’s Guide. Mahwah, N.J.: Lawrence Erlbaum Associates Publishers.
Fredrickson, B. L., Tugade, M. M., Waugh, C. E., & Larkin, G. R. (2003). What good are positive emotions in crisis? A prospective study of resilience and emotions following the terrorist attacks on the United States on September 11th, 2001. Journal of Personality and Social Psychology, 84(2), 365–376. https://doi.org/10.1037/0022-3514.84.2.365
Piaggio, Ana María Rodríguez. (2009). Resiliencia. Revista Psicopedagogia, 26(80), 291-302. (http://pepsic.bvsalud.org/scielo.php?script=sci_arttext&pid=S0103-84862009000200014&lng=pt&tlng=es)